Archive for the ‘Eventi’ category

Domenica 8 settembre 2013 FESTA DELL’8ª BRIGATA GARIBALDI

Settembre 6th, 2013

Domenica 8 settembre 2013 ore 11:00 a Strabatenza (Bagno di Romagna) si terrà la FESTA DELL’8ª BRIGATA GARIBALDI

PROGRAMMA

Saluti:
LORENZO SPIGNOLI – Sindaco di Bagno di Romagna
FLAVIO FOIETTA – Sindaco di Santa Sofia
CARLO SARPIERI – Presidente Provinciale ANPI

Testimonianza di:
GIORGIO CEREDI – Partigiano dell’8a Brigata Garibaldi

DEPOSIZIONE CORONA

ore 12:30 PRANZO

Strabatenza è il luogo più ricordato nella memorialistica partigiana del nostro territorio; la canonica della chiesa fu sede prima del Comando del Gruppo Brigate “Romagna” poi del Comando della I zona della 8a Brigata Garibaldi (1944).
L’ANPI di Santa Sofia ha voluto questo monumento come “segno”, documento insostituibile affinchè i cittadini di oggi e di domani che vivono nel nostro territorio o che hanno occasione di visitarlo osservino, ricordini, e respirino la cultura civile di quel periodo.

Come arrivare:

IN AUTO: percorrendo la E/45 si esce all’indicazione “S. Piero in Bagno” seguitando a sinistra; poco dopo (300 mt) si imbocca sulla destra la SP. 26 e la si percorre fino al 14 km ove si prende sulla sinistra una tortuosa strada comunale che in 6 km conduce alla frazione di Poggio alla Lastra. Giungendo invece da Forlì a S. Sofia si segue la SP. 26, e al km 1,00 si devia a destra per la strada comunale. Giunti a Poggio alla Lastra si segue poi la pista sterrata di sinistra per circa 4 km, fino all’area attrezzata di Ponte del Faggio, dove si prende sulla destra un’altra strada bianca che in 2 km sale fino a Strabatenza.

Google Map:

https://maps.google.it/maps?q=Strabatenza%2C+47021+Biserno%2C+Forlì-Cesena%2C+Emilia-Romagna&hl=it&ie=UTF8&ll=43.892944%2C11.88755&spn=0.134344%2C0.338173&geocode=FUmjnQIdrCK1AA&hnear=Strabatenza%2C+Biserno&t=h&z=12&iwloc=A

 

Giovedì 8 agosto 2013 SIT-IN e APPELLO promossi da A.N.P.I. Cervia per dire NO al razzismo

Agosto 6th, 2013

Dopo i recenti episodi di stampo razzista avvenuti nel comune di Cervia, il Comitato comunale dell’A.N.P.I. di Cervia, come forma di risposta civile e pacifica a tali aggressioni, ha deciso di promuovere un’iniziativa pubblica che prevede un sit-in e il lancio di un appello pubblico contro il razzismo e per manifestare la nostra solidarietà al Ministro Kyenge.

Con l’invito a diffondere e a partecipare, ecco il programma dell’iniziativa:

SIT-IN PER DIRE NO AL RAZZISMO
giovedì 8 agosto 2012, dalle ore 21.00
a Cervia, nei pressi della Torre San Michele

Durante il sit-in, promuoveremo la raccolta firme per il seguente appello indirizzato al Min. Kyenge:

APPELLO “UGUALI, SOTTO LO STESSO CIELO: La città di Cervia dice NO al razzismo!”
Promosso da A.N.P.I. – Comitato Comunale Max Massini di Cervia

Siamo cittadini cervesi, associazioni e singoli individui, con esponenti del mondo istituzionale, della cultura, dell’imprenditoria, del sindacato, del volontariato e della politica, uniti dal rifiuto verso ogni forma di razzismo e di intolleranza violenta, desiderosi di esprimere solidarietà al ministro Kyenge per l’aggressione subita nel nostro territorio.
Purtroppo l’inciviltà politica ed il razzismo si sono diffusi ovunque, ma la nostra comunità continua ad avere solide radici democratiche, non solo per la sua intensa storia di lotte per la liberazione e l’emancipazione, ma anche per il suo presente, la sua struttura economica e sociale.
I lavoratori e gli imprenditori di origine straniera svolgono un ruolo vitale nella nostra economia, sono essenziali per creare la ricchezza di cui godiamo noi italiani, così come i turisti provenienti da ogni angolo d’Europa che accogliamo ogni anno.
Un simile livello di integrazione con una comunità straniera che ormai rappresenta quasi un residente su nove non sarebbe mai stato possibile in una società razzista.
La nostra città è invece aperta, ospitale e solidale, non saranno minoranze di estremisti, peraltro non provenienti dal nostro Comune, a far regredire la nostra vita civile e le nostre conquiste.
Rigettiamo il razzismo, condanniamo le contestazioni violente, ribadiamo la solidarietà al Ministro Kyenge, rispettiamo il principio costituzionale di uguaglianza.

Primi firmatari:
Sindaco di Cervia Roberto Zoffoli;
Associazione Integriamoci Insieme, Consulta del Volontariato di Cervia, Associazione Culturale Menocchio, Associazione Brigata 22 Ottobre, ATTAC Ravenna;
PD, SEL, Rifondazione Comunista, IdV, Sinistra per Cervia, A.L.B.A. Ravenna;
LegaCoop Ravenna.

Terminata la raccolta firme (fino a ottobre 2013), il documento verrà consegnato al Ministro Kyenge.

Per firmare l’appello cliccate sul seguente link:
http://www.change.org/it/petizioni/ministro-cécile-kyenge-la-città-di-cervia-dice-no-al-razzismo

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti:
http://anpicervia.wordpress.com/2013/08/05/cervia-giovedi-8-agosto-2013-sit-in-e-appello-promossi-da-a-n-p-i-cervia-per-dire-no-al-razzismo/

 

25 Luglio a Cesena “NON SOLO SPAGHETTATA ANTIFASCISTA”

Luglio 16th, 2013

Per festeggiare il 70º anniversario della caduta del fascismo,  ANPI Cesena e ANPI Rubicone organizzano una serie di eventi che si terranno a Palazzo Guidi (ex scuola Comandini – sala Primavera 3 e Sala Auser Monty Banks). È possibile accedere alla struttura tramite il parcheggio di Via Mura Valzania 27, vicino al Monumento alla Resistenza, oppure a piedi, da Corso Ubaldo Comandini n° 7, lato limitrofo ai giardini pubblici.

PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

Giovedì 25 Luglio

Ore 18:00
Apertura Mostra fotografica sull’Arrigoni 1930-1954.
Elena Baredi, assessore alla pubblica istruzione e cultura di Cesena, inaugurerà la mostra fotografica.

Ore 19:00
Spaghettata per festeggiare la caduta del fascismo.

Ore 20:30
Conferenza sugli scioperi dell’Arrigoni durante il fascismo, il ruolo antifascista delle lavoratrici e dei lavoratori, i grandi licenziamenti e l’occupazione della fabbrica nel 1951.
Ne parleranno Mario Proli, storico e autore del libro “Arrigoni 1944”, e Giorgio Ceredi, partigiano ed ex operaio della fabbrica, già assessore regionale all’agricoltura.

Ore 22:00
film sui Fratelli Cervi

 

Venerdì 26 Luglio

Ore 21:00
proiezione del documentario LA MIA BANDIERA – La Resistenza al femminile

 

Sabato 27 Luglio

Ore 21:00
proiezione di A BAGNILE VIVEVAN GLI EROI, documentario sui rastrellamenti e sulle stragi avvenute nella zona di Bagnile (Cesena).
A seguire, proiezione di BANDITE, film documentario sulle donne partigiane.

In contemporanea, mostra fotografica sulla fabbrica Arrigoni durante il periodo 1930-1954.
Orari della mostra: 9:00 – 11:30 e 17:00 – 19:00

Il programma può subire variazioni; per prenotare la spaghettata e per informazioni telefonare ad uno dei seguenti numeri:

+39 0547 28503

+39 333 6678611

+39 334 8845114.

 

69° anniversario delle stragi del Carnaio e di Tavolicci

Luglio 10th, 2013

ANPI Forlì Cesena in occasione del 69° anniversario delle stragi del Carnaio e di Tavolicci organizza per la giornata di sabato 20 luglio 2013 un’uscita sui luoghi delle stragi.

PROGRAMMA

Fermate Pullman
ore 7.30 – Forlimpopoli (fermata autobus P.zza Paolucci de Calboli)
ore 7.50 – Forlì’ (Punto Bus – Stazione)
ore 8.10 – Meldola (Punto bus)
ore 8.20 – Cusercoli (distributore)
ore 8.40 – Civitella (Piazza)
ore 9.00 – Galeata(parcheggio vicino al comune)
ore 9.10 – S.Sofia (piazza Matteotti)

Ore 9.30
Deposizione corona al CARNAIO e orazione di Carlo Sarpieri Presidente Anpi Comitato Provinciale di Forlì-Cesena Bagno di Romagna,

Ore 10.15
Bagno di Romagna, Palazzo del Capitano
“La violenza politica dalla Seconda Guerra Mondiale alla strategia della tensione degli anni Settanta”

Saluti istituzionali e Interventi di:

Vladimiro Flamigni, La violenza contro la popolazione civile negli anni della Repubblica sociale italiana e le stragi di Tavolicci e del Carnaio
Simona Sallustri, La violenza politica nel secondo dopoguerra in provincia di Forlì-Cesena
Domenico Guzzo, Una memoria da costruire, eventi e vittime del terrorismo degli anni Settanta in Romagna
Simone Neri Serneri, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

Ore 12.30
Pranzo presso Ristorante Alto Savio a San Piero in Bagno

Ore 15.30
Tavolicci- Commemorazione delle Vittime della Strage del 22 luglio 1944.

Saluto del Sindaco di Verghereto, Guido Guidi e del Presidente del Coordinamento Provinciale dei Luoghi della Memoria Monia Giovannetti, prolusione del Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana Simone Neri Serneri

Ore 16.00
La compagnia teatrale di Cesena “Teatro delle Cinque Lune” presenta una anticipazione dello spettacolo “Il Sogno di Doro”

Rientro ore 17.30

La spesa prevista per viaggio e pranzo sarà tra i 20-25 euro

PRENOTAZIONI

Per prenotazioni inviare una e-mail a info@anpiforli.it oppure telefonare al 0543/28042 il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9.00 alle 12.00.

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http://www.istorecofc.it/luoghi-passo-del-carnaio.asp?pr1_tipo=luoghi

STRAGE DEL CARNAIO

La bacheca all’inizio del sentiero racconta la giornata del 25 luglio nella sua angosciante successione temporale.
Era un martedì molto caldo. Alle 8 del mattino settanta militi della polizia italo-tedesca iniziano il rastrellamento alla ricerca di trenta uomini da fucilare per rappresaglia all’uccisione di tre tedeschi. Alle 8,30 è incendiata la prima casa. Dalle 9 alle 11 sul Carnaio e a Tremonte sono bruciate altre sedici case. Le sessantadue persone rastrellate, prevalentemente donne e bambini, sono condotte in cima al Carnaio e si riparano sotto l’unica quercia presente nel luogo. Alle 11,30 i prigionieri sono raggiunti da don Ilario Lazzaroni che cerca di portar loro conforto e sacramenti. Alle 14 don Ilario si avvia verso Bagno di Romagna dove vuole perorare la causa dei prigionieri presso il Comando tedesco. E’ ucciso con una raffica di mitra dopo aver fatto pochi metri. Alle 20,30 vengono rilasciate le donne e i bambini trattenuti sin dal mattino. Sono invece fucilati i sei uomini. Alle 21 con un camion i tedeschi trasportano da San Piero al Carnaio altri ventuno rastrellati. Un giovane cerca la salvezza saltando dal camion, viene preso e impiccato al palo del telegrafo. Alle 21,30 gli uomini sono condotti nell’avvallamento sotto la strada, nei pressi della quercia. Le mitragliatrici sparano dall’alto, inesorabili. L’ora serale, tra buio e luce favorisce la fuga e in due riescono a salvarsi. Lungo il sentiero, pietre squadrate, segni indelebili della storia, ricordano i nomi degli uccisi.

http://www.istorecofc.it/luoghi-tavolacci.asp?pr1_tipo=luoghi

STRAGE DI TAVOLICCI

La sera del 21 Luglio 1944 una squadra di n. 5 agenti di polizia italo-tedesca si portava a Tavolicci (piccola borgata di circa 80 abitanti posta nel comune di Verghereto, Forlì, Parrocchia di S. Maria in Montegiusto). Perlustrarono tutto il paese, penetrarono in tutte le case, simulando grande gentilezza e cortesia ed assicurando alla popolazione che contro di essa non sarebbe stato fatto nulla e che quindi dormisse nella propria abitazione.

La mattina seguente un’ora avanti il giorno, mentre gli abitanti di Tavolicci dormivano ancora tranquilli così vigliaccamente ingannati, una squadra di agenti di polizia italo-tedesca (in numero di circa 40) come belve feroci irrompevano nel paese.
Alcuni circondandolo con mitragliatrici ed altri penetrando con violenza nelle abitazioni, imponendo a tutti gli abitanti di alzarsi e vestirsi immediatamente.

Intanto gli uomini validi e giovani venivano legati con funi e tratti sulla piccola piazzetta del paese affinché fossero spettatori del massacro e del martirio delle loro donne e dei loro bambini.
Gli uomini vecchi ed invalidi furono barbaramente uccisi sulla soglia delle loro abitazioni, tutte le donne e i bambini furono con spinte e minacce, rivoltella alla mano, radunati in un piccolo ambiente e fu loro intimato di stendersi a terra: erano madri urlanti e stringenti al petto i loro neonati, erano ragazze nel fior della vita che imploravano pietà e misericordia, erano piccoli fanciulli atterriti che attaccati alle gonne delle loro madri piangevano e chiedevano pane.

Il boia che aveva la faccia mascherata e che parlava benissimo l’italiano, sulla soglia della porta, atteso il momento opportuno, sparò varie raffiche di mitragliatrice su quel cumulo di vittime innocenti che inutilmente imploravano misericordia. Poi si ritirò chiudendo la porta, ma sentendo ancora delle grida, dei gemiti, ritornò per ben due volte sparando vari colpi di rivoltella sulle persone che accennavano ancora qualche segno di vita. Alcune donne e bambini che tentavano di fuggire furono barbaramente uccisi e massacrati. Una piccola fanciulla di cinque anni che forse aveva tentato di darsi alla fuga fu trovata completamente sventrata.

Finalmente per coprire in parte il massacro e non lasciare tracce dell’orrendo delitto venne appiccato fuoco al locale sottostante, adibito a stalla, unitamente ad un paio di vacche, e così molti di quegli innocenti finirono bruciati vivi.
Intanto altri agenti si erano versati contro le abitazioni e quindi rubavano ed asportavano ciò che faceva loro comodo e poi appiccarono fuoco a tutte le case. Gli uomini arrestati venivano trascinati a Campo del Fabbro (Comune di S. Agata Feltria) a circa due chilometri di distanza e quivi venivano tutti orrendamente massacrati ed uccisi.
Qualche donna e qualche fanciullo anche feriti riuscirono ad evadere alla vigilanza delle guardie e mettersi in salvo; altri riuscirono alla partenza degli agenti a fuggire dalla prigione in mezzo alle fiamme ed al fumo.

Mercoledì 3 luglio iniziativa pubblica “La CGIL e i giovani riunificare il lavoro – sconfiggere la precarietà”

Luglio 1st, 2013

Mercoledì 3 luglio alle ore 18.30 presso presso il Circolo ARCI Valverde in via Valverde 15 a Forlì si terrà l’iniziativa pubblica “LA CGIL E I GIOVANI riunire il lavoro – sconfiggere la precarietà” verso l’assemblea nazionale dei giovani delegati e delegate.

Introduce: prof. Marco Trentini (Università di Bologna)

Intervengono:
Salvatore Aquilina (Giovani ANPI), Claudia Cardella (Il Pane e le Rose),
Margherita Favali (Arci), Michelangelo Pasini (Sunset soc.coop.), Antonio
Patavino (Unione degli Universitari), Marco Pizzuto (operaio), Valentina
Ravaioli (Assessore alle politiche giovanili, Comune di Forlì), Raffaella
Tassinari (giornalista), giovani delegate/i e funzionari/e delle categorie della
CGIL di Forlì.

Conclude: Paride Amanti
(segretario generale Camera del Lavoro – CGIL di Forlì)

Domenica 30 giugno 2013 Camminata da Biserno a San Paolo in Alpe

Giugno 26th, 2013

Domenica 30 giugno 2013 in occasione della tradizionale festa di San Paolo in Alpe i giovani dell’A.N.P.I. di Santa Sofia invitano alla CAMMINATA DA BISERNO A SAN PAOLO IN ALPE per ripercorrere i luoghi della Resistenza partigiana

Programma

8.30 ritrovo in piazza Matteotti a Santa Sofia.
8.45 partenza in auto per Biserno.
9.00 partenza per San Paolo in Alpe.
11.30 arrivo a San Paolo in Alpe. Alla festa saranno presenti punti di ristoro a pagamento.
17.00 ritorno a Biserno.

Lunghezza: 8 km.

Dislivello: in salita 538 m, in discesa 65 m.

Tempo di percorrenza all’andata: 2:30 ore

Tempo di percorrenza al ritorno: 2 ore.

Caratteristiche del tracciato: strada forestale ghiaiata.

Per informazioni

Marco 340 7501079

Giulia 340 2584109

anpi.santasofia@gmail.com

 

Sabato 6 e domenica 7 luglio “Ribelli in Appennino”

Giugno 17th, 2013

Facebookhttps://www.facebook.com/rifugio.citta

Domenica 16 giugno Festa della Pace a Cà Malanca

Giugno 12th, 2013

 

Come si raggiunge Cà Malanca

Da Faenza (RA) seguire le indicazioni per Firenze, passare gli abitati di Brisighella, Fognano, Castellina, Casale, Strada Casale, S.Eufemia, San Cassiano; dopo il passaggio a livello girare a destra per San Martino in Gattara e, tenendo la propria destra, salire a Monte Romano e Croce Daniele, al ristorante tenere la destra e proseguire per altri 3 km, sino a giungere al parcheggio di Cà di Malanca.

Ricordiamo inoltre che da San Martino in Gattara sono visibili le indicazioni per il Museo della Resistenza di Ca´ Malanca.

Domenica 9 giugno Festa SPI CGIL al parco urbano Franco Agosto

Giugno 5th, 2013

Domenica 9 giugno dalle ore 15:00 presso il Parco Urbano Franco Agosto a Forlì si terrà la Festa SPI CGIL con iniziative, creatività, hobbistica, curiosità e sorprese da ogni Lega SPI del territorio.

ANPI Forlì Cesena parteciperà con un gazebo presso il quale sarà possibile iscriversi, acquistare libri e gadgets ed ottenere informazioni sulle attività svolte e su come poter partecipare attivamente.

Vi aspettiamo!

PARTIZANE – PARTIGIANI Albania e Italia: dialogo tra culture della Resistenza

Giugno 3rd, 2013

MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013, nell’ambito delle iniziative per il progetto ATRIUM, l’Associazione Juvenilja e ANPI Forlì Cesena, con il contributo del Comune di Forlì, organizzano l’incontro pubblico

“PARTIZANË/PARTIGIANI – Albania e Italia: dialogo tra culture della Resistenza”

Due i testimoni d’eccezione con i quali la giornalista MARIA TERESA INDELLICATI* discuterà della Resistenza albanese e dell’apporto dei partigiani italiani in essa coinvolti:

HALIM BRAHIMUÇO, partigiano albanese della V Brigada d’Assalto albanese;

ETTORE BONAVOLTA, detto Pedro, partigiano italiano combattente nelle formazione albanesi del centro-sud e poi inquadrato nel Battaglione “Antonio Gramsci” (il battaglione della I Brigada d’Assalto albanese composto interamente da militari italiani).

Introdurrà l’incontro lo storico ROBERTO BALZANI, sindaco della città di Forlì.

L’evento avrà luogo dalle ore 20:30 in Sala Randi – Via delle Torri, 13 Forlì.

L’ingresso è libero.

* In sostituzione a Pietro Caruso per problemi logistici.

IL PERIODO STORICO

La resistenza albanese e la resistenza dei militari italiani all’estero, in particolare in Albania, sono due fenomeni storici quasi sconosciuti. Secondo gli organizzatori “parlarne con i protagonisti è un modo per continuare a confrontarsi sulla forme di resistenza e sulla cultura e i valori che sono scaturiti dalle lotte lungo le due sponde dell’Adriatico durante il secondo conflitto mondiale”.

La resistenza albanese, intrisa di nazionalismo e comunismo, nasce come movimento di protesta e guerriglia contro l’occupazione fascista del 1939, e si consolida come resistenza armata tra il 1942 e il 1943: a settembre del 1942, con la fondazione del Fronte Nazionale di Liberazione da parte di tutte le forze antifasciste albanesi e a luglio 1943, poco prima dell’occupazione tedesca, con la formazione dell’Esercito di Liberazione di matrice principalmente comunista.

La resistenza dei partigiani italiani in Albania è invece figlia del contesto storico. Con la capitolazione dell’Italia fascista l’8 settembre 1943 inizia anche il travaglio dei militari italiani di stanza in Albania. Divisi, tra un vertice vicino ai gerarchi nazisti che ordinava l’unione alle truppe del III Reich e i militari che volevano tornare in Patria, la maggioranza si trovava esposta al fuoco “amico” dei nazisti e, inizialmente, anche dei partigiani albanesi interessati ai loro armamenti. Chi non riusciva a tornare veniva disarmato, confinato, spedito nei campi di concentramento o fucilato sommariamente dai nazisti. E’ stato grazie alla solidarietà dimostrata dalle famiglie albanesi, che li hanno accolti e nascosti nelle loro case fino al 1945, che molti italiani si sono salvati.
La Divisione Firenze, di stanza nella zona di Dibër, nel nord-est dell’Albania, è stata la prima a non volersi unire ai tedeschi e a combattere contro di loro nel tentativo di raggiungere Durazzo e imbarcarsi per l’Italia, grazie anche a un accordo raggiunto con il commando partigiano della zona. E’ dai militari componenti di questa divisione che a ottobre 1943 viene fondato il battaglione “Antonio Gramsci”, composto interamente da militari italiani e parte della Prima Brigada d’Assalto albanese. Successivamente nel battaglione confluirono anche molti degli altri militari italiani impegnati nella resistenza albanese fin dalla capitolazione, tant’è che a marzo del 1945 la Gramsci era diventa una divisione dell’Esercito di Liberazione albanese composta da circa 1100 effettivi.

I PROTAGONISTI

HALIM BRAHIMUÇO
Figlio di una famiglia patriottica di Tragjas (Valona), nato nel 1929, si è impegnato dall’età di 14 anni nei gruppi educativi della Resistenza e a giugno del 1943 si è unita alla formazione partigiana della zona, poi parte della V Brigada d’Assalto albanese. Ha combattuto per la liberazione dell’Albania, del Kosovo e della Bosnia.

ETTORE BONAVOLTA
Spedito in Albania all’età di 19 anni, dopo la capitolazione, si è unito volontariamente alle formazioni partigiane della zona di Dumrea (centro-sud dell’Albania). Chiamato dai suoi compagni albanesi Pedro, l’artificiere Bonavolta era al comando di una squadra mortaio e successivamente si è unito al Battaglione Gramsci.

CONTATTI

Associazione Juvenilja:
associazione.juvenilja@live.it
facebook.com/juvenilja.forli
3929144198

ANPI Comitato Provinciale Forlì-Cesena:
facebook.com/anpiforlicesena

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