Lettera del Presidente Carlo Sarpieri al Sindaco di Meldola in merito al monumento al Carabiniere e alla ninfa Giuturna

Febbraio 4th, 2013 Nessun commento »

Forlì, 25/01/2013

Al Sig. SINDACO del Comune di MELDOLA
Gianluca Zattini

e.p.c. ai Capigruppo del Consiglio Comunale
Michele Bertaccini
Fabio Fabbri

 

Caro Sindaco,

intervengo con questa mia per esprimere, a nome del Comitato Provinciale dell’ANPI di Forlì-Cesena, alcune valutazioni in merito alla decisione assunta dall’Amministrazione da Lei presieduta di collocare il monumento al Carabiniere e alla ninfa Giuturna nella stessa area in cui già era stato posto il monumento alla Resistenza.

Su questa vicenda già si sono espressi vari soggetti politici e sociali di Meldola e non è mia intenzione intervenire sugli aspetti politici e sulla polemica che si è aperta se non per rilevare un aspetto che sta molto a cuore all’ANPI provinciale.
Mi riferisco al fatto che il monumento alla Resistenza collocato a Meldola ha un rilievo del tutto particolare essendo posto all’imbocco della valle del Bidente e cioè di quella parte del territorio provinciale che ha visto nascere le prime formazioni partigiane e che è stata teatro delle più importanti attività della Resistenza armata in Romagna.
E in questa vallata ha preso corpo la formazione della 8^ Brigata Garibaldi che ha coinvolto centinaia e centinaia di uomini e donne, di famiglie intere che hanno rischiato la vita perdare sostegno alla lotta partigiana pagando spesso con grandi sacrifici e tragedie per questa loro scelta.

Non è solo un problema di memoria ma di comprendere l’origine e le motivazioni che stanno alla base della cultura civile e democratica che è propria di queste terre e che spiega perché sia ancora così presente il ricordo e così forte la sensibilità antifascista delle nostre popolazioni: la memoria si è tramandata tra le generazioni ed ha rafforzato la coscienza democratica dei nuovi cittadini.
Non stiamo parlando solo del passato ma anche del fatto che dobbiamo tenere alta la testimonianza di avvenimenti che hanno segnato profondamente la formazione degli individui edelle comunità di questi territori.
Da questa nostra convinzione, storicamente verificabile, traiamo la convinzione che i cippi, i monumenti, le lapidi che ricordano fatti terribili sono i segni di questo territorio, elementi della sua cultura, luoghi di riflessione su noi stessi e sul nostro futuro, per i quali da tempo nella nostra Provincia si lavora per costruire percorsi della memoria e della testimonianza: il monumento di Meldola segna il punto di partenza, la “porta” di questo percorso nella valle del Bidente su cui è possibile individuare opportunità e progetti da rivolgere alle generazioni che non hanno conosciuto quelle vicende.

Sono queste le ragioni per cui l’ANPI provinciale tiene molto al fatto che il monumento alla Resistenza di Meldola abbia il suo spazio e la sua valorizzazione e che, anzi, accanto ad esso,possano essere poste le indicazioni utili a conoscere i percorsi della memoria della vallata. Esso non può essere confuso con altri monumenti. Lo diciamo senza alcuna arroganza, convinti come siamo del valore che gli altri monumenti esprimono e anzi ritenendo che un’altra loro collocazione li possano meglio valorizzare.

Caro Sindaco, abbiamo avuto la possibilità, in altri momenti, di conoscere ed apprezzare la Sua sensibilità ai valori dell’antifascismo per cui siamo portati a credere che la scelta adottata sia stata il frutto di una valutazione troppo superficiale.
A ciò può avere contribuito un difetto di procedura che ha portato ad una decisione di Giunta senza alcun coinvolgimento né del Consiglio Comunale né delle Associazioni e dei cittadini interessati.
Eppure il significato delle opere e il non irrilevante costo delle stesse avrebbero consigliato una maggiore prudenza nel percorso decisionale. Se ciò fosse avvenuto, l’ANPI avrebbe espresso in quella sede la propria decisa contrarietà alla scelta proposta.
Lo facciamo oggi avanzando nel contempo la richiesta di sospendere i lavori e di aprire la consultazione con tempi definiti così da acquisire tutti gli elementi utili per una valutazione d’insieme.
Non abbiamo nessuna pretesa di sostituirci a chi ha la responsabilità di decidere ma chiediamo di poter dare il nostro contributo alla definizione della scelta che il Comune farà.

Se ciò accadrà potremo ricostruire un consenso ampio attorno ai valori che ci uniscono.
Se ciò accadrà vorrà dire che alla sensibilità ai valori dell’antifascismo che Le riconosciamo si potrà accompagnare l’apprezzamento per quella sensibilità democratica che spinge al coinvolgimento più ampio della popolazione quando sono in gioco le scelte più significative della città.

Fiducioso in un positivo riscontro colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.

IL PRESIDENTE ANPI Forlì – Cesena
Carlo Sarpieri

 

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Lettera del Presidente Carlo Sarpieri al Sindaco di Cesenatico in merito ai busti scultorei di Mussolini e Vittorio Emanuele III

Febbraio 4th, 2013 Nessun commento »

Forlì, 30/01/2013

Alla cortese attenzione del Sindaco Roberto Buda

Gentile Signor Sindaco,

apprendiamo dai giornali la notizia che riferisce della decisione Sua e dell’Amministrazione comunale di Cesenatico di voler acquisire, in comodato gratuito, l’uso dei busti scultorei di Benito Mussolini e Vittorio Emanuele re d’Italia.
Francamente, ci piacerebbe che Lei spiegasse ai suoi cittadini e a tutti noi: a quale bisogno della città di Cesenatico risponde tale scelta? Essendo Cesenatico una città turistica vien da pensare che Lei voglia esporre i busti per farli ammirare dai turisti.
Si tratterebbe cioè di un’operazione commerciale, per vendere meglio il prodotto turistico, cui si potrebbe aggiungere in seguito la vendita di gadget, tipo Predappio per intenderci, oppure per un’operazione tipo aeroporto di Forlì, che qualcuno vorrebbe intitolare a Mussolini….perché più conosciuto nel mondo!
Ma, in questo caso, ci sono due aggravanti: la prima riguarda il fatto che una tale decisione viene assunta da un’Istituzione pubblica democratica che era stata cancellata dal fascismo e che ha nella Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista il suo fondamento.
La seconda è costituita dal fatto che questa scelta viene resa nota nei giorni dedicati alla memoria dello sterminio degli ebrei e di tutti coloro che si opposero al nazismo ed al fascismo.

Quei busti, non dimentichiamolo mai, rappresentano personaggi che, con le loro scelte, hanno portato centinaia di migliaia di uomini al massacro nelle guerre imperiali, che hanno voluto ed imposto le leggi razziali, che hanno consegnato il Paese nelle mani di un esercito straniero collaborando con le nefandezze della Gestapo, che obbligarono migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze ad immolare le loro giovani vite per riconquistare la libertà e la dignità della Patria.

E’ di tutto questo che vuole fare mostra ai turisti italiani e stranieri, signor Sindaco? Bene, allora compia un altro sforzo: organizzi un museo della Resistenza, uno spazio nel quale, anche con quei busti, si possa spiegare ai ragazzi ed ai turisti che cosa essi davvero rappresentano e quanto hanno fatto, anche nel Suo Comune, gli antifascisti ed i democratici per liberarci da loro.
Questo meriterebbe una città dalle tradizioni democratiche, antifasciste e repubblicane come Cesenatico.
Se ciò avvenisse troverebbe la nostra piena comprensione e la nostra massima collaborazione.

Se ciò non fosse, saremmo costretti a pensare che l’operazione in atto debba ascriversi a quella tendenza revisionistica molto presente in Italia ed in Europa volta a cambiare il senso della storia, cosi da lasciare spazio a nuovi movimenti che inneggiano al fascismo del terzo millennio strumentalizzando le paure, le preoccupazioni e la disperazione di milioni persone colpite dalla crisi.
E’ già accaduto nel passato e non possiamo permettere che accada ancora magari contando sull’indifferenza degli onesti. Ancora una volta, non possiamo che condannare atteggiamenti volti abanalizzare personaggi e vicende che hanno tragicamente segnato la storia d’Italia e della nostracomunità provinciale insignita di medaglia d’oro al valor civile per il contributo dato alla Resistenza.

Cordiali saluti

IL PRESIDENTE ANPI FORLI-CESENA
Carlo Sarpieri

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Resistenti DOC | Rassegna itinerante nei mesi di Febbraio-Marzo

Febbraio 4th, 2013 Nessun commento »

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) – Comitato di Forlì-Cesena – presenta “Resistenti DOC”, la rassegna itinerante che si svolgerà nei mesi di Febbraio-Marzo 2013 in collaborazione con diverse associazioni e locali della nostra provincia: quattro appuntamenti incentrati sulla proiezione di documentari che hanno per tema la storia e le vite delle persone coinvolte nel secondo conflitto mondiale e nel movimento di lotta partigiana.

Interverranno, di volta in volta, gli autori delle produzioni, alcuni studiosi del periodo e altri ospiti.

Obiettivo dell’iniziativa, spiegano i volontari ANPI, è quello di riportare i racconti e le esperienze della Resistenza davanti alla platea dei cittadini, in particolar modo alla sua parte più giovane, consapevoli che spirito critico e libertà di pensiero necessitano, mai come ora, di memoria storica e di coraggio personale.

Primo appuntamento con “A Bagnile vivevan gli eroi” regia di Michelangelo Pasini, DOMENICA 10 FEBBRAIO dalle ore 17:00 presso Libreria Mondadori – Viale Carducci 27 Cesena (zona Barriera).

A seguire, Alberto Baraghini proporrà il monologo teatrale “Assalto alla Rocca”, basata sulle testimonianze dell’eroica incursione nel carcere Malatestiano di Cesena durante l’anno 1944.

Le rassegna si articolerà poi negli appuntamenti di MERCOLEDI 27 FEBBRAIO, dalle ore 21:00, presso Associazione Universitaria Koiné – Via Valverde 15 Forlì – con la proiezione di “Bandite” per la regia di Alessia Proietti e Giuditta Pellegrini, e di DOMENICA 10 MARZO, dalle ore 20:00, presso Magazzino Parallelo – Via Genova 70/84 Cesena (zona ex-mercato ortofrutticolo) – con il documentario “La mia Bandiera”, regia di Giuliano Bugani e Salvo Lucchese che saranno ospiti dell’incontro.

Tappa conclusiva dell’iniziativa, DOMENICA 24 MARZO, dalle ore 20:00, presso Vecchia Stazione – Via Monte Santo 20 Forlì – con “La Duce Vita” diretto da Cyril Bérard e Samuel Picas.

Ulteriori ospiti delle proiezioni saranno annunciati tramite la pagina Facebook degli organizzatori:

http://www.facebook.com/anpiforlicesena

Tutti gli incontri della rassegna “Resistenti DOC” sono a ingresso gratuito. La cittadinanza è invitata a partecipare.

Eventi Facebook (contengono le sinossi dei documentari):
http://www.facebook.com/events/541534679204853/
http://www.facebook.com/events/419862681422515/
http://www.facebook.com/events/567688519927799/
http://www.facebook.com/events/321272774639556/

Volantino e locandina:
http://bit.ly/W4nsvd (PDF formato A4 per stampa)
http://bit.ly/WrXZvt (JPG)
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=501059733266118
http://bit.ly/11e6rC5 (PDF formato A3 per stampa)

Comunicato Stampa:
http://bit.ly/VieBST

Contatti:
ANPI Forlì-Cesena
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054328042