Ex MaceriA: lettera del presidente Sarpieri agli “Innamorati/e della Libertà”

Giugno 27th, 2013 Nessun commento »

Forlì, 26/06/2013

Agli “Innamorati/e della libertà”
e p.c. al Sig. Prefetto della Provincia
Forlì-Cesena

 

Cari/e “Innamorati/e della libertà”,

devo dire che ho seguito, con curiosità e anche con un po’ di preoccupazione, l’evolvere delle iniziative e delle azioni che avete organizzato recentemente nel territorio forlivese. La curiosità e l’interesse mio nascevano dal fatto che l’antifascismo era ed è la vostra parola d’ordine di riferimento ed è pertanto naturale che ciò riguardi anche il Presidente di un’Associazione come l’ANPI che, per Statuto, si pone l’obiettivo di testimoniare la memoria della Resistenza antifascista e che è impegnata a fare vivere, oggi e per il futuro, il messaggio antifascista. Per noi dell’ANPI come per tutti i democratici l’antifascismo non è, e non può essere, soltanto una dichiarazione autocertificata ma un insieme di valori da perseguire e praticare, nel concreto e con coerenza, nell’attività di ogni giorno per l’attuazione piena della Costituzione nata dalla Resistenza.

Mi riferisco ai valori della libertà e della responsabilità, della pace, della giustizia sociale per la cui conquista i partigiani si sono battuti, usando anche le armi, contro un regime violento e dispotico. Quei valori, pur essendo sanciti nella Costituzione antifascista, non sono mai dati una volta per tutte, ma richiedono un impegno continuo di tutte le forze che sono chiamate ad operare all’interno delle regole definite dalla carta costituzionale. Quelle regole, scritte nella Costituzione antifascista, rappresentano per l’ANPI il quadro di riferimento entro il quale è ciascuno può sviluppare la propria iniziativa nella convinzione, maturata anche dalla lettura dell’esperienza partigiana, che il successo dell’azione politica si realizza realmente allorquando una proposta, anche di una minoranza, acquista un consenso più largo e diventa patrimonio della maggioranza dei cittadini.

Questa è la politica ed è bene ricordarlo proprio nel momento in cui i soggetti politici che ne dovrebbero essere l’espressione più alta ( i partiti ) si trovano in una condizione di grande debolezza rappresentativa ma è lì, nella politica con le regole democratiche indicate dalla Costituzione, che noi dobbiamo riportare le nostre rivendicazioni anche le più estreme. Non ci sono scorciatoie, a meno che non si voglia cadere in un ribellismo inconcludente e pericoloso.

E qui vengo al secondo aspetto: la preoccupazione che mi deriva da ciò che è accaduto e che dimostra, nei fatti, che le modalità da voi adottate per esprimere il vostro legittimo dissenso rispetto agli atti delle istituzioni o per protestare contro la gravissima condizione che caratterizza la vita della parte più debole delle nostre comunità, queste modalità rischiano di portarvi nel vicolo cieco dell’isolamento politico fino al punto di essere percepiti, non dalle istituzioni, ma dai cittadini come qualcosa di estraneo e pericoloso piuttosto che un’opportunità per il sistema democratico.

Anche questa affermazione deriva dall’esperienza per cui sappiamo che quando si opera ai limiti della legalità, con azioni perseguibili sul piano penale, inevitabilmente si finisce per incontrare la reazione forte e spesso sproporzionata dell’autorità preposta alla tutela dell’ordine pubblico. Ed anche a Forlì è accaduto esattamente questo, con un intervento repressivo che è apparso, anche a noi dell’ANPI, eccessivo rispetto ad una protesta che non sembrava avere toccato punte di particolare violenza. Francamente viene da osservare che, in altri momenti durante assai discutibili manifestazioni con uso di slogan, gesti e simboli nazifascisti, non abbiamo visto mai tanta solerzia nell’applicazione della legge e della Costituzione antifascista e ciò nonostante le ripetute sollecitazioni dell’ANPI e di tanti cittadini democratici.

Per tutte queste ragioni, e non certo per una cosiddetta par condicio, voglio comunicare a voi, che l’ANPI intende fare proprio il vostro appello e chiedere al Prefetto, cui la presente è inviata per conoscenza, che, nell’esercizio delle sue prerogative, voglia accogliere i ricorsi presentati contro i provvedimenti restrittivi che sono stati adottati nei confronti delle persone fermate. Sarebbe un gesto molto più significativo rispetto a quello della burocratica applicazione degli atti e potrebbe creare una condizione più favorevole ad un’evoluzione positiva per un confronto democratico sui vari temi sollevati dall’iniziativa del gruppo degli “innamorati/e della libertà”.

A questo proposito l’ANPI è assolutamente interessata a dare un contributo ad un confronto con il quale si possano approfondire le ragioni di un impegno per allargare la conoscenza ed il consenso popolare attorno ai temi dell’antifascismo e per la piena attuazione della Costituzione, per il riconoscimento e la pratica dei diritti fondamentali della persona che danno pienezza al significato della libertà responsabile ( lavoro, giustizia, difesa dei beni comuni ). Mi auguro che ciò sia possibile e che il confronto si caratterizzi per il pieno rispetto delle diversità ( da intendere come un valore ) e per uno sforzo di ricerca di percorsi ed obiettivi comuni.

Vi ringrazio per l’attenzione e resto in attesa salutandovi.

Il Presidente ANPI Forlì-Cesena
Carlo Sarpieri

Domenica 30 giugno 2013 Camminata da Biserno a San Paolo in Alpe

Giugno 26th, 2013 Nessun commento »

Domenica 30 giugno 2013 in occasione della tradizionale festa di San Paolo in Alpe i giovani dell’A.N.P.I. di Santa Sofia invitano alla CAMMINATA DA BISERNO A SAN PAOLO IN ALPE per ripercorrere i luoghi della Resistenza partigiana

Programma

8.30 ritrovo in piazza Matteotti a Santa Sofia.
8.45 partenza in auto per Biserno.
9.00 partenza per San Paolo in Alpe.
11.30 arrivo a San Paolo in Alpe. Alla festa saranno presenti punti di ristoro a pagamento.
17.00 ritorno a Biserno.

Lunghezza: 8 km.

Dislivello: in salita 538 m, in discesa 65 m.

Tempo di percorrenza all’andata: 2:30 ore

Tempo di percorrenza al ritorno: 2 ore.

Caratteristiche del tracciato: strada forestale ghiaiata.

Per informazioni

Marco 340 7501079

Giulia 340 2584109

anpi.santasofia@gmail.com

 

Sabato 6 e domenica 7 luglio “Ribelli in Appennino”

Giugno 17th, 2013 Nessun commento »

Facebookhttps://www.facebook.com/rifugio.citta

Domenica 16 giugno Festa della Pace a Cà Malanca

Giugno 12th, 2013 Nessun commento »

 

Come si raggiunge Cà Malanca

Da Faenza (RA) seguire le indicazioni per Firenze, passare gli abitati di Brisighella, Fognano, Castellina, Casale, Strada Casale, S.Eufemia, San Cassiano; dopo il passaggio a livello girare a destra per San Martino in Gattara e, tenendo la propria destra, salire a Monte Romano e Croce Daniele, al ristorante tenere la destra e proseguire per altri 3 km, sino a giungere al parcheggio di Cà di Malanca.

Ricordiamo inoltre che da San Martino in Gattara sono visibili le indicazioni per il Museo della Resistenza di Ca´ Malanca.

Domenica 9 giugno Festa SPI CGIL al parco urbano Franco Agosto

Giugno 5th, 2013 Nessun commento »

Domenica 9 giugno dalle ore 15:00 presso il Parco Urbano Franco Agosto a Forlì si terrà la Festa SPI CGIL con iniziative, creatività, hobbistica, curiosità e sorprese da ogni Lega SPI del territorio.

ANPI Forlì Cesena parteciperà con un gazebo presso il quale sarà possibile iscriversi, acquistare libri e gadgets ed ottenere informazioni sulle attività svolte e su come poter partecipare attivamente.

Vi aspettiamo!

PARTIZANE – PARTIGIANI Albania e Italia: dialogo tra culture della Resistenza

Giugno 3rd, 2013 Nessun commento »

MARTEDÌ 4 GIUGNO 2013, nell’ambito delle iniziative per il progetto ATRIUM, l’Associazione Juvenilja e ANPI Forlì Cesena, con il contributo del Comune di Forlì, organizzano l’incontro pubblico

“PARTIZANË/PARTIGIANI – Albania e Italia: dialogo tra culture della Resistenza”

Due i testimoni d’eccezione con i quali la giornalista MARIA TERESA INDELLICATI* discuterà della Resistenza albanese e dell’apporto dei partigiani italiani in essa coinvolti:

HALIM BRAHIMUÇO, partigiano albanese della V Brigada d’Assalto albanese;

ETTORE BONAVOLTA, detto Pedro, partigiano italiano combattente nelle formazione albanesi del centro-sud e poi inquadrato nel Battaglione “Antonio Gramsci” (il battaglione della I Brigada d’Assalto albanese composto interamente da militari italiani).

Introdurrà l’incontro lo storico ROBERTO BALZANI, sindaco della città di Forlì.

L’evento avrà luogo dalle ore 20:30 in Sala Randi – Via delle Torri, 13 Forlì.

L’ingresso è libero.

* In sostituzione a Pietro Caruso per problemi logistici.

IL PERIODO STORICO

La resistenza albanese e la resistenza dei militari italiani all’estero, in particolare in Albania, sono due fenomeni storici quasi sconosciuti. Secondo gli organizzatori “parlarne con i protagonisti è un modo per continuare a confrontarsi sulla forme di resistenza e sulla cultura e i valori che sono scaturiti dalle lotte lungo le due sponde dell’Adriatico durante il secondo conflitto mondiale”.

La resistenza albanese, intrisa di nazionalismo e comunismo, nasce come movimento di protesta e guerriglia contro l’occupazione fascista del 1939, e si consolida come resistenza armata tra il 1942 e il 1943: a settembre del 1942, con la fondazione del Fronte Nazionale di Liberazione da parte di tutte le forze antifasciste albanesi e a luglio 1943, poco prima dell’occupazione tedesca, con la formazione dell’Esercito di Liberazione di matrice principalmente comunista.

La resistenza dei partigiani italiani in Albania è invece figlia del contesto storico. Con la capitolazione dell’Italia fascista l’8 settembre 1943 inizia anche il travaglio dei militari italiani di stanza in Albania. Divisi, tra un vertice vicino ai gerarchi nazisti che ordinava l’unione alle truppe del III Reich e i militari che volevano tornare in Patria, la maggioranza si trovava esposta al fuoco “amico” dei nazisti e, inizialmente, anche dei partigiani albanesi interessati ai loro armamenti. Chi non riusciva a tornare veniva disarmato, confinato, spedito nei campi di concentramento o fucilato sommariamente dai nazisti. E’ stato grazie alla solidarietà dimostrata dalle famiglie albanesi, che li hanno accolti e nascosti nelle loro case fino al 1945, che molti italiani si sono salvati.
La Divisione Firenze, di stanza nella zona di Dibër, nel nord-est dell’Albania, è stata la prima a non volersi unire ai tedeschi e a combattere contro di loro nel tentativo di raggiungere Durazzo e imbarcarsi per l’Italia, grazie anche a un accordo raggiunto con il commando partigiano della zona. E’ dai militari componenti di questa divisione che a ottobre 1943 viene fondato il battaglione “Antonio Gramsci”, composto interamente da militari italiani e parte della Prima Brigada d’Assalto albanese. Successivamente nel battaglione confluirono anche molti degli altri militari italiani impegnati nella resistenza albanese fin dalla capitolazione, tant’è che a marzo del 1945 la Gramsci era diventa una divisione dell’Esercito di Liberazione albanese composta da circa 1100 effettivi.

I PROTAGONISTI

HALIM BRAHIMUÇO
Figlio di una famiglia patriottica di Tragjas (Valona), nato nel 1929, si è impegnato dall’età di 14 anni nei gruppi educativi della Resistenza e a giugno del 1943 si è unita alla formazione partigiana della zona, poi parte della V Brigada d’Assalto albanese. Ha combattuto per la liberazione dell’Albania, del Kosovo e della Bosnia.

ETTORE BONAVOLTA
Spedito in Albania all’età di 19 anni, dopo la capitolazione, si è unito volontariamente alle formazioni partigiane della zona di Dumrea (centro-sud dell’Albania). Chiamato dai suoi compagni albanesi Pedro, l’artificiere Bonavolta era al comando di una squadra mortaio e successivamente si è unito al Battaglione Gramsci.

CONTATTI

Associazione Juvenilja:
associazione.juvenilja@live.it
facebook.com/juvenilja.forli
3929144198

ANPI Comitato Provinciale Forlì-Cesena:
facebook.com/anpiforlicesena

Pieghevole informativo

Forlì non è la città del duce : L’affermazione dell’identità democratica fra memoria del passato e attualità

Giugno 3rd, 2013 Nessun commento »

Promuovono: Fondazione Alfred Lewin – Istituto per lo studio della storia della Resistenza ed Età Contemporanea di Forlì-Cesena – ANPI Forlì-Cesena – Associazione Mazziniana Italiana, sezione di Forlì Giordano Bruno – Associazione Forlì città aperta.

Aderiscono: CGIL Forlì – UIL Forlì – ARCI Forlì – ENDAS Forlì – ACLI zona Forlì – SPI Cgil Forlì – Fondazione Roberto Ruffilli – Circolo ACLI “Oscar Romero” – Unione degli Universitari di Forlì – Ass. Cult. Scuola di musica popolare – Polisportiva Edera Forlì – Istituto Gramsci Forlì
Con il patrocinio del Comune di Forlì

Forlì, 3-4 giugno 2013

Lunedì 3 giugno
(ore 21) Salone comunale
Assemblea cittadina. Saranno presenti il Sindaco di Forlì Roberto Balzani e il Sindaco di Predappio Giorgio Frassineti.

Martedì 4 giugno
(ore 17.30) Saletta della Banca di Forlì, via Bruni 2
Incontro pubblico delle associazioni e dei cittadini con l’Assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti

In questo periodo enti ed istituzioni del territorio forlivese stanno profondendo un significativo impegno nella direzione di una maggiore conoscenza della storia di questa terra, con riferimento in particolare al periodo cupo del ventennio della dittatura fascista. In fondo, proprio in funzione del rafforzamento della cultura democratica del nostro paese e dell’Europa, l’indagine storica, l’approfondimento politico e antropologico, la presentazione dell’arte, dell’architettura, della cultura di quegli anni, sono iniziative auspicabili anche perché, forse, per troppo tempo, la volontà di riscatto democratico ha comportato una rimozione di quel passato piuttosto che l’elaborazione della sua memoria. Sarebbe però molto preoccupante se a questa esigenza si accompagnassero tendenze strumentali o fraintendimenti concettuali, che subordinino la qualità culturale delle intenzioni ad atteggiamenti parziali e a forme di revisionismo storico, magari nella speranza pure di un fiorente turismo, qualunque esso sia. Non può essere accettata alcuna nostalgia o sottovalutazione storica di quello che per l’Europa e per il mondo è stata la catastrofe della dominazione fascista e nazista.
Per tale ragione, su tali temi proponiamo un confronto che, senza tradursi in un processo alle intenzioni, né in censure intellettuali, sia franco e aperto ai cittadini.

Per informazioni:
info@alfredlewin.org – 0543-36698

 

Prima Festa Comunale dell’ANPI di Cervia

Maggio 29th, 2013 Nessun commento »

Dal 29 maggio al 3 giugno 2013, a Castiglione di Cervia, presso “Nuova arena palma d’oro” in Piazza Tre Martiri, si terrà la 1ª Festa comunale dell’A.N.P.I. di Cervia, patrocinata dai comuni di Cervia e Ravenna.

La serata inaugurale di mercoledì 29 maggio, dedicata al tema del lavoro e quindi alla difesa dell’Art.1 della Costituzione italiana, dalle ore 21.00 vedrà la presenza di Maurizio Landini, segretario generale della Federazione Impiegati Operai Metallurgici F.I.O.M., il quale, dopo una doverosa introduzione, dialogherà con i cittadini presenti.

Il programma delle iniziative proseguirà poi all’insegna del divertimento con musica, balli e spettacoli, ospitando i giorni seguenti, sempre a partire dalle ore 21.00, il complesso musicale I Màlardot, la Compagnia De Bosch, l’orchestra romagnola di Silvano Silvagni e quella di Celso Argnani.

Durante la serata di giovedì 30 maggio, verranno consegnate onorificenze in memoria dei Partigiani cervesi e di quanti collaborarono con essi nella lotta di Liberazione dal nazifascismo.

La serata di chiusura di lunedì 3 giugno, dedicata alla pace e alle donne, prenderà il via con una gara podistica non competitiva organizzata dall’UISP di Cesena, proseguendo poi con lo spettacolo “Evviva la Maria Goia e le altre che lottan con passion” a cura di Spi-Cgil Ravenna, gli interventi di Mara Valdinosi (sociologa) e di Maria Laura Moretti (responsabile regionale della “Rete delle donne per la rivoluzione gentile”), e la consegna di onorificenze in ricordo delle nostre staffette partigiane.

Tutte le sere: nello stand gastronomico, dalle ore 19.00, si potranno gustare i piatti tipici della cucina romagnola a cura delle bravissime cuoche volontarie di Castiglione di Cervia e di Ravenna; nello spazio culturale, a cura di Giampietro Lippi, storico e Presidente del Comitato comunale dell’ANPI di Cervia, ci si potrà intrattenere con chiacchierate non inutili.

Per il programma completo: http://anpicervia.wordpress.com/2013/04/27/prima-festa-comunale-dellanpi-di-cervia-programma-definitivo/

Iniziative in occasione della Festa della Repubblica

Maggio 28th, 2013 Nessun commento »

Segnaliamo due iniziative che si terranno domenica 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica:

 

A Bologna in Piazza Santo Stefano alle ore 13.30 si terrà la manifestazione “NON E’ COSA VOSTRA – Cittadini e associazioni per la Costituzione” , sul palco interverranno: Carlo Smuraglia Presidente Nazionale ANPI, Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Stefano Rodotà, Roberto Saviano, Salvatore Settis, Nando dalla Chiesa, Susanna Camusso, Alessandro Pace, Maurizio Landini, Lorenza Carlassare, Beppe Giulietti, Raniero La Valle, Giovanna Maggiani Chelli, Alberto Vannucci, Giovanni Bachelet, Simona Peverelli,  Elisabetta Rubini.

Info: http://www.libertaegiustizia.it/non-e-cosa-vostra/

 

 

A Cà Malanca di Brisighella dalle ore 11.00 si terrà la “Festa della Repubblica a Cà di Malanca” a cura di ANPI di Faenza e ANPI di Modigliana Tredozio.

Programma:

ore 11:00 Ritrovo a Cà Malanca

ore 12:30 Pranzo a cura di “Tavole sul Naviglio”

ore 14:00 Intervento dell’On. Alberto Pagani (Eletto alla Camera dei Deputati per la provincia di Ravenna)

ore 15:00 Claudio Toschi e la sua band in concerto

Info: http://camalanca.racine.ra.it/index.htm

Telefono: 0546 942877

Risposta dell’Assessore alla Cultura del Comune di Forlì Patrick Leech all’interrogazione del Consigliere Fabrizio Ragni in merito all’esclusione di “Villa Mussolini” dal progetto ATRIUM

Maggio 24th, 2013 Nessun commento »

ATRIUM è il nome di un progetto europeo che ha come scopo “indagare e gestire il patrimonio architettonico, archivistico ed immateriale dei regimi del ‘900, per la costruzione di un itinerario culturale transazionale, con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento di “Rotta Culturale europea”.

In data 14 maggio 2013 l’Assessore alla Cultura, Politiche Europee e Relazioni Internazionali del Comune di Forlì Patrick Leech risponde all’interrogazione del Consigliere Fabrizio Ragni circa la decisione dell’Amministrazione Comunale di “escludere ‘Villa Mussolini’ dal percorso del ‘900” al fine di “rivedere tale superficiale e antistorica posizione”.

 

La risposta dell’amministrazione comunale riguardo alla richiesta da parte di “Villa Mussolini” di essere inclusa nella valorizzazione del patrimonio storico novecentesco forlivese, una risposta nettamente negativa, è stata già fornita in un consiglio di fine anno 2011.

Non riteniamo che si sia trattato di un giudizio “superficiale” o “antistorico”, bensì meditato e ben ponderato. Villa Mussolini è stata oggetto di una visita condotta dal sottoscritto accompagnato da un docente universitario di chiara fama, titolare dell’insegnamento di Storia dell’Europa e del Mediterraneo presso l’Università di Bologna, ed abbiamo condiviso un giudizio negativo sia rispetto all’effettivo valore culturale del patrimonio ivi contenuto sia per l’orientamento prettamente agiografico dell’interpretazione espressa sul periodo fascista, in netto contrasto con gli orientamenti della nostra costituzione repubblicana. Non è pensabile che un luogo in cui si svolgono attività del tipo nostalgico sul piano politico venga inserito in un percorso di promozione culturale e turistica pubblica.

Il percorso prospettato dall’Amministrazione Comunale con il progetto ATRIIUM, vorrei ricordare, non ha niente a che fare con una rivalutazione apologetica del periodo fascista. Si tratta, anzi, di un progetto teso a conoscere l’architettura e l’impronta data alla sintassi urbana della nostra città del regime fascista, attraverso un percorso di conoscenza e ricerca. Percorso che mette in luce la natura repressiva e totalitaria del regime del ventennio, confrontandolo con altri sistemi totalitari di tipo stalinista che spesso hanno utilizzato in modo simile l’architettura.

Il momento conclusivo del progetto, che si svolgerà a Forlì nel periodo 13-15 giugno, prevede, oltre alla costituzione della Rotta Culturale Europea sull’Architettura dei Regimi Totalitari, una serie di appuntamenti culturali che evidenziano la natura esplicitamente antifascista e democratica del percorso, nella piena condivisione dei valori e dei contenuti della nostra Carta Costituzionale.

Tali appuntamenti includono:
• una mostra curata dall’Istituto Cervi di Reggio Emilia sull’utilizzo dell’insegnamento della matematica come strumento di propaganda nelle scuole durante il ventennio;
• una mostra curata dalla Fondazione Lewin sui giornali antifascisti intitolato “L’Italia che sognavamo”;
• una mostra curata dal Museo della Shoah di Parigi intitolato “Sport, sportivi e giochi olimpici nell’Europa in Guerra”;
• un incontro organizzato dall’Associazione Juvenilia fra partigiani albanesi e italiani;
• un convegno storico a cura dell’Istituto Storico della Resistenza su “Luoghi della società ed educazione nella costruzione dell’uomo nuovo. Totalitarismi a confronto.”

Ricordo al Consiglio che Villa Carpena ha organizzato quest’anno, come anche in altri anni, la celebrazione a Predappio dell’anniversario della morte di Benito Mussolini, accompagnandola con la recita del Rosario Fascista e alla presenza di Padre Tam, scomunicato dalla Chiesa cattolica.

La nostra Rotta Culturale è incentrata sulle tracce architettoniche lasciate in Europa dai diversi regimi totalitari e si colloca saldamente nel rifiuto dello spirito dei totalitarismi e nella risposta democratica che l’Europa ha saputo costruire. Non c’è spazio alcuno per un revisionismo o addirittura di apologia – che lo ricordo rappresenta un reato secondo la legge 645 del 1952 – che sarebbero, queste sì, superficiali e antistoriche.

Patrick Leech